Una casa curata nei dettagli è facilmente riconoscibile dall’uso coerente dei colori, dall’impiego di mobilia con design che ben si sposa con i rivestimenti e, tra le altre cose, dall’impiego di suppellettili ad hoc che possono rendere l’ambiente armonioso e accogliente. Uno dei complementi maggiormente scelti nelle case di tutto il mondo è il tappeto.
L’utilizzo del tappeto come forma di arredamento risale a tempi antichi. Già in passato, infatti, i tappeti venivano prodotti, commerciati e utilizzati, soprattutto nelle case aristocratiche, come abbellimento ma anche come modo di isolare termicamente il pavimento in alcuni punti. Proprio per la posizione in cui il tappeto si trova, ovvero a livello del pavimento, questo può macchiarsi facilmente.
Le tipologie di tappeto
Il tappeto, sebbene possa a prima occhiata sembrare un complemento d’arredo che si abbina meglio ad ambienti classici, in realtà è presente in commercio in materiali e design che attualmente lo rendono spendibile anche in contesti moderni, rustici, industrial e così via. In effetti, le dimensioni, il materiale e la colorazione svariata può accontentare tutti!
Queste caratteristiche, oltre ad essere importanti per il posizionamento del tappeto in un determinato ambiente, risultano fondamentali anche in termini della sua manutenzione e della sua pulizia: al variare del materiale e della lavorazione, ad esempio, potrebbe essere possibile utilizzare alcuni prodotti smacchianti ma non altri. Andiamo più nel dettaglio.
Scopri come smacchiare i tuoi tappeti
I materiali maggiormente impiegati per la produzione dei tappeti risultano essere le classiche fibre naturali quali lana, cotone e seta, e le fibre di origine sintetica come il poliestere e il polipropilene. In generale, possiamo affermare che ogni materiale reagisce in maniera differente a diversi tipi di macchia. Di seguito alcuni consigli per smacchiare il proprio tappeto:
- tamponare con un panno, evitando di strofinare
- pulire al più presto per evitare la fissazione della macchia
- utilizzare prodotti non aggressivi e indicati per il tipo di materiale
In commercio esistono varie tipologie di prodotti che potrebbero essere utilizzati per smacchiare i tappeti. Nel caso di macchie oleose o grasse, potrebbe essere utile impiegare il talco e, successivamente, l’alcol isopropilico. In caso di macchie di caffè, invece, potrebbe risultare sufficiente l’impiego di acqua e sapone neutro. Il fango, infine, potrebbe essere rimosso con acqua e aceto.
Queste sono alcune delle possibilità che possono essere messe in pratica per smacchiare il proprio tappeto. Tuttavia, le metodologie sopra indicate non sono generali. In effetti, prima di avventurarsi nella smacchiatura dei tappeti è necessario conoscerne il materiale e la resistenza al prodotto che si intende utilizzare per evitare di rovinarlo irrimediabilmente.